Oggi, una delegazione dell’Associazione Luca Coscioni è scesa in piazza contro il provvedimento assieme a Famiglie Arcobaleno
Filomena Gallo con alcune coppie parteciperà alla seduta del Senato in cui si discuterà del disegno di legge. Mentre l’Italia si appresta a bollare la gravidanza per altri come “reato universale”, in altri paesi, la tecnica è legale: QUI la mappa delle legislazioni internazionali
L’Associazione Luca Coscioni questa mattina è scesa in piazza insieme a [strong]Famiglie Arcobaleno[/strong] e altre associazioni nel giorno in cui è previsto l’[strong]arrivo del disegno di legge Varchi al Senato[/strong] per la discussione finale in aula. Tra gli esponenti della Associazione Luca Coscioni era presente anche [strong]Filomena Gallo[/strong], avvocata e segretaria nazionale dell’Associazione che tutela le libertà civili tra cui anche quelli riproduttivi.
La manifestazione ha espresso la propria opposizione al disegno di legge, promosso da Fratelli d’Italia, che mira a rendere la fecondazione assistita con gravidanza per altri un reato universale per i cittadini italiani anche se effettuata in paesi dove è legale e regolamentata. L’Associazione Luca Coscioni chiede una legge che regolamenti anche in Italia la fecondazione medicalmente assistita con gravidanza per altri solidale, senza discriminazioni.
Dichiara [strong]Filomena Gallo[/strong], Segretaria nazionale dell’Associazione Luca Coscioni: “Vogliono introdurre un reato che, nella pratica, crea ingiustizia e discriminazione nei confronti delle famiglie che si recano in Paesi dove la gravidanza per altri (GPA) è legale e regolamentata, in cui la donna gestante offre volontariamente la sua disponibilità alla gravidanza. Queste famiglie vengono perseguitate da un governo che afferma “prima i bambini” ma poi li priva delle loro famiglie, costringendoci a difenderle nei tribunali. Noi proponiamo la gravidanza per altri solidale, senza scopo di lucro. Ci prepariamo a nuove battaglie per dichiarare incostituzionale questo divieto, in quanto manca il principio base del diritto penale: un reato è perseguibile solo se commesso in un Paese dove è considerato tale. Siamo anche noi contrari agli abusi e alla schiavitù, alla violazione dei diritti umani, ma favorevoli alla libertà di scelta: i divieti non risolvono il problema e la perseguibilità creerà solo ingiustizie, con persone costrette a difendersi legalmente”.
[strong]Francesca Re[/strong], avvocata e consigliera generale dell’Associazione Luca Coscioni: “L’Europa, con la modifica della direttiva cosiddetta ‘antitratta’ ha recentemente chiarito che la gravidanza per altri non può essere considerata sempre reato ma solo nelle forme che implicano abuso e sfruttamento. Questo significa che la scelta di introdurre un reato universale per tutte le forme di gravidanza per altri non è in linea con le scelte di politica criminale indicate dal Parlamento europeo. Per questo, circa un anno fa è nata una rete europea a cui hanno aderito associazioni e rappresentanti istituzionali come la senatrice irlandese Mary Seery Kearney, per promuovere una regolamentazione della gravidanza per altri fondata sul rispetto dei diritti di tutte le persone coinvolte in questa tecnica riproduttiva, i cui principi sono sintetizzati nel Manifesto per la gravidanza per altri pubblicato ad aprile scorso”.
L’Associazione ha inoltre lanciato una [strong]petizione [/strong]già firmata da 11.062 persone per chiedere al Parlamento una legge sulla gravidanza per altri solidale, superando il divieto attuale previsto dalla legge 40 che non protegge nessuno, ma espone a rischi e costi altissimi chi vuole intraprendere questo percorso.
Grazie a una legge, il percorso sarebbe sicuro, controllato e regolamentato. L’Associazione Luca Coscioni, con esperti e altre associazioni, ha infatti elaborato una [strong]proposta di legge[/strong], depositata lo scorso anno al Senato dal senatore Ivan Scalfarotto (Italia Viva) e alla Camera dei deputati dall’onorevole Riccardo Magi (+Europa), per regolamentare la gravidanza per altri solidale, contro ogni forma di sfruttamento e abuso e, con alcune modifiche, dalla senatrice Mariolina Castellone e altri (Movimento 5 stelle).
Le parole di Filomena Gallo
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L'articolo Siamo pronti ad attaccare il DDL Varchi nei tribunali proviene da Associazione Luca Coscioni.